domenica 10 giugno 2012

Un pomeriggio insieme nel Grande Ospedale


Domani, nel Grande Ospedale, succede una cosa. E' una cosa bella, ma per certi versi difficile e delicata per chi scrive questo blog e per chi vive quello che in questo blog è scritto.

Da qualche settimana siamo passati dalla Rete alla carta. Dal blog a un piccolo libro pubblicato dalle edizioni la meridiana che raccoglie gli appunti di viaggio che abbiamo condiviso in questi mesi dolenti e cruciali per la nostra famiglia e per le molte altre incrociate lungo il nostro cammino.

Domani un altro passaggio ancora. Dalla carta agli occhi, provando davvero a incrociare le vite e gli sguardi. Presentiamo il libro, a Roma, al Policlinico Gemelli che in questi mesi ci ha accolto ed è stato per noi una seconda casa.  Proviamo a tenerci stretti, un attimo, e a spiegare bene perché.

Perché un blog così. Perché un libro. Perché smettere di nascondere la malattia e mettersi a parlarne, a condividerla, a spezzare il tabù che accompagna sempre chi è malato di tumore e che si fa spavento quando il tumore invade lo spazio obbligatoriamente felice e incontaminato dell'infanzia.

Domani ci proviamo. Tutti insieme, contro la vergogna della malattia, in uno spazio come quello ospedaliero che non è solo luogo di sofferenza, isolamento e costrizione ma anche di incontro, relazione e cura.

Nostro figlio non ci sarà, in questa come in tutte le altre presentazioni del libro. Resterà con i nonni, se ne andrà a giocare al parco o a prendere l'aria buona al mare. Non è lui il punto di quello che abbiamo da dirci. Il blog e il libro non raccontano la sua storia. Partono da lì, è vero, ma per incrociarne molte altre e provare a raccontare quello che succede, ogni anno, in 1500 famiglie italiane costrette a traslocare, senza scelta e senza preavviso, dalla loro vita di sempre al regno di Op.

Ci saranno, invece, Concita De Gregorio, che ha curato con amore e generosità l'editing del libro e ne ha scritto l'introduzione, Carolina Crescentini, che da giorni con serietà e partecipazione prepara un reading di alcuni brani del libro e il prof. Riccardo Riccardi, direttore della Divisione di Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli.

Se siete a Roma o nei dintorni, vi aspettiamo.

11 commenti:

  1. buona fortuna..peccato essere lontana!
    maestra angela

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  2. veramente:che peccato non essere a Roma!Ma Vi sono vicina con il cuore ,con tutto il mio cuore

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  3. sono riuscita ad esserci, grazie per aver saputo raccontare la trincea, il sentirsi in guerra ed essere riuscita a farci incontrare.......non solo al 10 piano

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  4. Grazie Paola, è stato bellissimo. Avrei voluto dirti tante cose, condividere con te lo straordinario potere della blogterapia e della scrittura, ma ero davvero emozionatissima. Un abbraccio.
    Giorgia

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  5. Ho scoperto questo blog per caso e mi dispiace di essere a 600 km da Roma e non essere riuscita a venire alla presentazione del libro.Lo sto aspettando in libreria...
    Non sono mamma e quindi non posso capire a fondo i tuoi sentimenti , ma volevo farti i complimenti per la tua forza .
    Domenica ero qui:http://www.lacollinadeglielfi.it/
    se tutto va bene apriranno in autunno.
    Ho pensato che poteva interessarti.
    Grazie per il tuo blog! Stefania

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  6. C'ero, è stato bello, emozionante ma anche doloroso. Incredibile come un luogo di così grande dolore possa diventare per noi una saconda casa.
    Appena arrivata al 4°piano con la mia famiglia al completo ho avuto una forte sensazione di "casa", di persone che basta guardarle negli occhi e capire che capiscono, che sanno, che comprendono quello che hai dentro!!!
    Ma quando la voce narrante della splendita e brava Crescentini da inizio alla lettura ....... un magone immenso..... un pugno allo stomaco e subito uno sguardo veloce a guardare i nostri conpagni di sventura e i loro cari più coraggiosi che mai, la loro forza !!
    Allora la voglia di combattere si alimenta e questa guerra non voluta, certamente, prima o poi finirà!!!
    Grazie Paola
    Marilena

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  7. Carissima Paola il tuo libro e' sul mio comodino e li rimarrà, qualcosa di prezioso,insieme alle foto dei miei genitori,a quelle della mia nipotina ed altre cose che fanno parte della mia vita.Mi sarebbe piaciuto esserci alla presentazione del libro,ma fisicamente non e stato possibile,il cuore lo sai era li con voi!!!vorrei dirti tante cose,ma l emozione, la gioia e tanto altro non me lo permettono.Grazie infinite per la capacita' di aver usato la tua grande battaglia,per fare buona informazione e per continuare a farla.Grazie infinite per avercelo detto che tutto e ' andato bene e ora il cucciolo si godrà' il parco giochi l aria di mare e quant altro e' giusto per lui,ma soprattutto sarebbe giusto per tutti i bambini del regno di op.Un abbraccio grande guerriera,nonna Carla.

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  8. La caramella spaziale che fine ha fatto??? perchè è stata cancellata/ritirata quella pagina???
    ??????????????????????????

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  9. ho iniziato a leggere oggi il tuo blog e l'ho letto tutto d'un fiato... le parole con cui hai saputo descrivere tutto ciò: un abbraccio!

    PS c'è una mia cara amica che lavora come infermiera (forse caposala) all'OP del Gemelli, chissà se la conosci ??

    baci baci e uno speciale all'angioletto

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  10. prima ho pensato di fare un tagli incolla del tuo post introduttivo, di modificare Angelo con Pietro e qualche altra specifica da cambiare ed inviarlo a tutto il mondo, il mio mondo per far capire cosa mi è successo. Poi non sono riuscita era come anzi è rubare. Ed io quello che voglio fare è ringraziarti e non rubare. Hai dato parole al mio vissuto e non devo appropriarmene indebitamente ma dirti grazie anche io credo in tutte le parole che pubblichi. ciao claudia mamma (anche) di un linfoma di Burkitt...

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